Nato a Santa Maria Capua a Vetere (CE) il 27 dicembre 1950, morto a Palermo il 15 settembre 1982, è stato un agente di pubblica sicurezza, medaglia d’oro al valor civile alla memoria.
Domenico Russo, all’epoca Guardia Scelta di Pubblica Sicurezza, era in servizio presso la Prefettura di Palermo ed assegnato alla scorta del generale Carlo Alberto dalla Chiesa.
Il 3 settembre 1982, l’agente di scorta viaggiava su una Alfetta che seguiva il prefetto nella A112 bianca, guidata dalla moglie Emanuela Setti Carraro.
Una BMW affiancò la A12 e le raffiche di Kalashnikov AK-47 uccisero i due coniugi, mentre da una motocicletta guidata da Pino Greco detto “Scarpuzzedda”, partirono i colpi che ferirono in modo gravissimo Domenico Russo. Morì dopo 12 giorni di agonia all’ospedale di Palermo, a soli 31 anni, lasciando una giovane moglie e due bambini di 4 e 2 anni.
Per l’omicidio di Domenico Russo, di Dalla Chiesa e di sua moglie, sono stati condannati all’ergastolo Totò Riina, Bernardo Provenzano, Michele Greco, Pippo Calò, Bernardo Brusca e Nenè Geraci.
A Domenico Russo è stata intitolata una strada di Santa Maria Capua a Vetere (CE), una di San Tammaro (CE), comune dove risiedono alcuni familiari, ed una nel Comune di Palermo.