Insieme

L’opera della Fondazione si sviluppa anche in collaborazione con organizzazioni di volontariato, associazioni culturali e benefiche, per stimolare tanto la ricerca scientifica, con attenzione precipua al benessere dei bambini malati in età evolutiva, quanto la promozione di iniziative culturali di contrasto alla mafia.

ANIRE-Centro di Rieducazione Equestre Emanuela Setti Carraro dalla Chiesa. La nascita dell’ippoterapia milanese all’interno di una struttura militare.

L’ippoterapia aiuta i giovani con disabilità fisiche e mentali, coinvolgendo il paziente diversamente abile e i cavalli in un maneggio coperto, dove sono meno distratti da elementi esterni. Ciò garantisce la sicurezza dei giovani e la tranquillità dei genitori. I cavalli sono mansueti, docili, di altezze non elevate, abituati al contatto con l’ uomo.

Questa disciplina risale al tempo di Ippocrate, che nel IV secolo a.C. aveva sottolineato nei suoi scritti gli effetti benefici della sua pratica sulla salute del corpo e della mente.

La terapia equestre fu introdotta dapprima in Scandinavia ed in Inghilterra, nel 1965 in Francia e successivamente in altri paesi. In Italia l’ippoterapia è nata negli anni ’70 a Corsico (Milano) in seguito ad un incontro, avvenuto nel 1976, tra il Pediatra Dottor Luciano Cucchi e la Dottoressa belga Danièle Nicolas Citterio, specialista in Medicina Riabilitativa e psicologa, che fondarono l’ A.N.I.R.E. (Associazione Nazionale Di Rieducazione Equestre). Il riconoscimento ufficiale di questa Associazione e del suo ruolo è avvenuto l’8 luglio del 1986, con Decreto Presidenziale su proposta del Ministero della Salute. L’ Associazione ha poi dato vita a numerosi centri in tutta Italia. (https://www.cnranire.eu/)

Nel 1979 tra Emanuela e la Dottoressa Citterio nasce una salda amicizia. Emanuela osserva i ragazzi e i cavalli durante le lezioni tenute da Danièle e impara come si svolge la cura. Nella mente di Emanuela si fa strada l’idea di poter trovare uno spazio in città più centrale, facile da raggiungere e con strutture e dotazioni adeguate. Grazie all’interesse della madre, ai tempi Ispettrice regionale del Terzo Centro di Mobilitazione della Croce Rossa Italiana, su iniziativa di Emanuela Setti Carraro, viene creata una collaborazione tra l’esercito, la Croce Rossa e l’Associazione A.N.I.R.E. per svolgere le attività terapeutiche all’interno della Caserma Santa Barbara, sede storica del Reggimento Artiglieria Cavallo “Voloire”.

Il 3 aprile 1981 lo stendardo del Reggimento artiglieria a Cavallo viene decorato con la Medaglia d’Oro al Merito della Sanità Pubblica con la seguente motivazione “Per l’attività svolta dagli artiglieri a cavallo nel recupero di bambini diversamente abili attraverso l’ippoterapia”. Primo Reparto delle Forze Armate ad essere stato insignito di tale riconoscimento, oggi il Reggimento fornisce supporto a quasi 200 bambini e adulti.

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GESE (Gruppo Emiliano Sport Equestri) di San Lazzaro di Savena (BO)

 

Il GESE, sotto la guida del suo direttore Alessandro Fiorani, del suo Presidente Alessandro Zanini, delle Grafiche Zanini, e con l’infaticabile collaborazione dell’Organizzatore Lucio Guastaroba, dal 1992, 10 anni dopo la strage di via Carini, organizza ogni anno il Master d’Italia-Memorial dalla Chiesa.

Questo evento, che si tiene dal 5 all’8 Dicembre a San Lazzaro di Savena, chiude abitualmente la stagione equestre italiana. Esso è un importante evento sportivo, che intende richiamare a tutti i cittadini l’importanza morale della memoria di chi si impegnò costantemente per la democrazia, per il bene della comunità e per la legalità. Ad esso partecipano cavalieri di varie fasce, inclusa la prima, essendo un riferimento nel panorama dell’equitazione Italiana, ed è costantemente onorato dalla presenza di rappresentanti d’arma dell’Esercito, dei Carabinieri, della Finanza e della Croce Rossa Italiana.

Da oltre trent’anni il GESE, con il Master dalla Chiesa, è il principale sponsor della Fondazione Emanuela Setti Carraro dalla Chiesa, cui devolve costantemente il suo contributo. Vengono inoltre periodicamente promossi programmi di educazione alla legalità in alcune scuole superiori di San Lazzaro di Savena e di Casalecchio sul Reno.

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Organizzazione di volontariato, componente del Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa e operante nel territorio italiano.

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Per una società libera dalle mafie, dalla corruzione e da ogni forma d’illegalità

Libera è una rete di associazioni, cooperative sociali, movimenti e gruppi, scuole, sindacati, diocesi e parrocchie, gruppi scout, coinvolti in un impegno non solo “contro” le mafie, la corruzione, i fenomeni di criminalità e chi li alimenta, ma profondamente “per”: per la giustizia sociale, per la ricerca di verità, per la tutela dei diritti, per una politica trasparente, per una legalità democratica fondata sull’uguaglianza, per una memoria viva e condivisa, per una cittadinanza all’altezza dello spirito e delle speranze della Costituzione.

Fondata da don Luigi Ciotti nel 1995, Libera in questi anni ha mantenuto fede a alcuni orientamenti etici e pratici. Il primo è la continuità. Si possono avere belle idee di partenza, ma poi bisogna realizzarle con la tenacia e l’impegno quotidiano. Il secondo è la proposta. Il contrasto alle mafie e alla corruzione non può reggersi solo sull’indignazione: deve seguire la proposta e il progetto. Il terzo è stato il “noi”, cioè la condivisione e la corresponsabilità. Le mafie e la corruzione sono un problema non solo criminale ma sociale e culturale, da affrontare unendo le forze.

Per Libera è importante mantenere vivo il ricordo e la memoria delle vittime innocenti delle mafie.  Ogni anno, il 21 marzo, primo giorno di primavera, in occasione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, in tanti luoghi del nostro Paese e all’estero, vengono letti tutti i nomi delle vittime innocenti delle mafie. Un lungo elenco, recitato come un interminabile rosario civile, per farli vivere ancora, per non farli morire mai.

Libera Memoria, grazie alle generose testimonianze dei familiari, raccoglie le storie delle vittime innocenti delle mafie. Con questo spirito nasce Vivi, un archivio multimediale, aperto e accessibile a tutti, dove saranno raccolte tutte le storie delle vittime innocenti delle mafie.

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